E' una di quelle sere in cui riaffiorano i ricordi. E' una di quelle sere in cui riaffiora la nostalgia. Basta un'atmosfera. Basta una canzone. Basta il rosso e il nero del cielo. Stasera sono di rosso e sono di nero.
Ho perso il gusto, non ha sapore
Quest'alito di angelo che mi lecca il cuore
Ma credo di camminare dritto sull'acqua e
Su quello che non c'è
E' una di quelle sere in cui riemerge la malinconia. E' una di quelle sere in cui mi sento in un modo che non so bene definire, e non so bene perchè.
Arriva l'alba o forse no
A volte ciò che sembra alba
Non è
Ma so che so camminare dritto sull'acqua e
Su quello che non c'è
E' una di quelle sere in cui vorrei essere altrove. E' una di quelle sere in cui vorrei essere ovunque, tranne che qui. E' una di quelle sere in cui, alla fine, qui va anche bene. O forse me lo faccio andare; non lo so.
Rivuoi la scelta, rivuoi il controllo
Rivoglio le mie ali nere, il mio mantello
La chiave della felicità è la disobbedienza in se
A quello che non c'è
Perciò io maledico il modo in cui sono fatto
Il mio modo di morire sano e salvo dove m'attacco
Il mio modo vigliacco di restare sperando che ci sia
Quello che non c'è
E' una di quelle sere in cui non vedo l'ora che sia domani, per svegliarmi senza l'emotività che ha caratterizzato oggi. E' una di quelle sere in cui che sia domani non voglio, perchè il domani potrebbe essere ancora più tremendo di oggi.
E' una di quelle sere da primo maggio che spiana la strada all'estate che verrà, e lascia nell'aria la scia lieve delle cose fatte (e di quelle non).
E' una di quelle sere in cui l'ascolto di una canzone mi fa venir voglia di scrivere. E' una di quelle sere in cui basta anche solo una canzone. Basta. Anche solo. Una canzone. E quello che non c'è.
Ed ecco arriva l'alba so che è qui per me
Meraviglioso come a volte ciò che sembra non è
Fottendosi da se, fottendomi da me
Per quello che non c'è
Etichette: alla fine del giorno