i miei pensieri, nell'etere
giovedì 27 dicembre 2007
Pasqua è meglio
Detesto il Natale.
Il giorno della previgilia esco in centro con una mia amica e per strada incrocio il mio ex ex ragazzo. Lo guardo, anche se subito non capisco che è lui. E' da tanto che non lo vedo e stento a riconoscerlo; è cambiato. Mi guarda. Muove gli occhi dall'alto verso il basso. Mi squadra. Arriviamo l'uno di fronte all'altra. Continuo a guardarlo. Lui distoglie lo sguardo. Non mi saluta. Tira dritto. Quattro anni insieme. E nemmeno mi saluta.
Detesto il Natale.
La mattina del 25 esco con la mia cagnolina. Non ricordo se fossi appena uscita o mi stessi incamminando verso casa. Fatto sta che noto colui che qualsiasi altra persona chiamerebbe "padre", ma io come faccio a chiamarlo così, dato che non ci rivolgiamo la parola da parecchi anni?
Lo guardo. Lo faccio apposta. Lo fisso, proprio. Mentre cammina contento, con suo figlio in braccio. Dev'essere bello per un genitore avere un figlio piccolo, cui raccontare che la notte precedente è passato Babbo Natale. Dev'essere bello per un figlio piccolo (ma non solo) avere un padre da cui ricevere attenzioni, da cui ricevere uno sguardo e un sorriso pieni di affetto.
Mi guarda. Continua a guardarmi. Non lo fa mai. Di solito l'imbarazzo e la vergogna gli impediscono di farlo. Continuiamo così per qualche passo, i suoi occhi dentro ai miei e viceversa. Poi mi volto. Per oggi gli ho dedicato già troppo del mio tempo.
Detesto il Natale.
Mia mamma soffre di ansia e il fatto che sia Natale e che non stia più insieme al suo compagno da un paio di mesi non fa che peggiorare le cose. La sera della vigilia decido di calcare un po' il mio raffreddore per giustificarmi con le persone che dovevo vedere. In realtà rimango a casa per far compagnia a mia mamma. Ma lei è triste, è molto triste; e non servono a nulla le cazzate che dico durante la serata per cercare di distrarla un po'. Mi sarebbe piaciuto uscire con i miei amici, quella sera. Ma la mamma è la mamma e io non posso negarle almeno un minimo di compagnia. A mezzanotte meno dieci lei va a dormire, io rimango a guardare ancora un po' di tv. Mancano dieci minuti a Natale. Auguri.
Detesto il Natale.
Oggi, pardon, ieri (l'orlogio segna già le oo, 17...) era Santo Stefano. Dopo pranzo mia mamma scoppia a piangere, l'ansia aumenta, non sta bene e va coriscarsi. Io mi corico accanto a lei. Non le dico niente, le accarezzo la testa o le tengo la mano. Dopo poco il suo respiro comincia a farsi lento e profondo, come quando ci si sta per addormentare. Credo si sia calmata. Così mi giro dall'altra parte e dopo poco mi addormento anch'io. Mi sembra di dormire così tanto che quando mi sveglio penso che siano le sei di sera. Ma fuori il giorno è ancora illuminato, non possono essere già le sei. Sono da poco passate le quattro e mezza. Non so perchè, ma questo mi tranquillizza.
Il resto della giornata scorre. Un paio di libri mi fanno compagnia. Mia mamma rimane a letto tutto il tempo. Guardo la mia cagnolina. Mi sembra triste. A volte mi sembra che percepisca la tristezza di mia mamma e diventi triste anche lei. Non voglio che sia triste. Non voglio che siano tristi.
Mi piacerebbe essere in grado di fare qualcosa in più per mia mamma, per farla sentire meglio. Ma certe cose non dipendono dalla nostra volontà.
Detesto il Natale.
Mi fa venire in mente le persone che non ho. Che poi non è detto che io le voglia avere... E' solo che... mi fa venire in mente certe persone. Persone cui preferirei non pensare. Mi fa venire in mente che questo dovrebbe essere un periodo felice, e invece non lo è mai. Per una ragione o per l'altra, non lo è mai.
Detesto il Natale.
Senza dubbio, Pasqua è meglio.

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posted by buИCiA at 08:40 | Permalink | 6 comments
sabato 22 dicembre 2007
Cena prenatalizia a Torino


Non avevo mai fatto una cena con i miei amici per Natale.



O meglio, cene nel periodo delle vacanze natalizie si, ma sempre tra Natale e Capodanno, o quelle tipiche della sera stessa di Capodanno. Quella di ieri sera è stata la prima cena ufficilale in compagnia di amici, anzi, amiche: Franci, Ele ed Eli.

Sono arrivata a casa di Elena ed Elisa intorno alle 18, 30. Ero carica come un mulo, tra la mia borsa, il borsone contentente tutto il necessaire per stare fuori una notte e le paste comprate in Via Po (mica potevo presentarmi senza niente?!). Mi sento sempre un po' nomade in queste situazioni... ma, se devo essere sincera, è proprio una condizione che mi piace. E poi adoro dormire sotto il cielo di Torino.

Quando sono arrivata in quel del Quadrilatero romano, le due padrone di casa avevano già preparato una tavola imbandita di antipasti (al proposito, la foto potrà parlare meglio di me...), fuori dal forno un tegame pieno di patatine stava aspettando di fare il suo ingresso e in padella si poteva già gustare con gli occhi quello che sarebbe stato un riuscitissimo risotto con lo spumante (che, in origine, sarebbe stato con lo champagne ma Eli "proprio non se la sentiva" di rischiarsela con lo champagne).

Dopo poco è arrivata Franci e così, riunito il gruppo delle solite quattro, abbiamo potuto dare l'avvio ad una serata che rimarrà senza ombra di dubbio nei nostri ricordi. D'altronde, ogni volta che siamo insieme facciamo o anche solo diciamo cose che rimangono, per il divertimento che proviamo nel farle, nel dirle, o per quell'atmosfera carica di complicità che è inutile stare a spiegare adesso; sono sicura che chiunque abbia dei buoni amici mi avrà già capito.
Siamo state a parlare fino alle 3 del mattino, su un letto le coperte del quale sono state rimboccate da Fra in una maniera che Eli non avrebbe mai immaginato in vita sua... E' stato difficile smettere di ridere, ma dopo una certa, Morfeo ha avuto la meglio su tutte noi.


Il brutto dei momenti come questo (a parte il mal di testa con cui ci si sveglia la mattina, a causa del vino bevuto a cena, che faceva 14°!!) è che poi finisono, ma credo anche che se non finissero non sarei in grado di apprezzarli così tanto, poi.
Grazie per la bella serata amiche, vi voglio bene.
Tanto.

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posted by buИCiA at 21:12 | Permalink | 1 comments
giovedì 20 dicembre 2007
Prima bloggata

Bienvenido al mi blog!!

Si scriverà poi così?!? Dunno. Ma prendetela per buona... è la prima volta che bloggo!

Beh, ora è tardi, domani ci si alza presto, e aspetto che Fra si unisca a me per cominciare a scrivere qualcosa di sensato...

Quindi, buonanotte.






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posted by buИCiA at 07:44 | Permalink | 2 comments