i miei pensieri, nell'etere
mercoledì 7 gennaio 2009
Then comes the snow
La sveglia, quella mentale, stamattina suona presto. Con un netto anticipo su quella programmata sul cellulare. Forse è per via dell'urgenza per le varie cose che devo fare nella giornata, forse è per controllare le condizioni metereologiche; non lo so. Fatto sta che sono da poco passate le otto, ed io sono in piedi già da un'ora. La neve, oggi, mi consente - o mi obbliga, dipende dai punti di vista - ad un giorno di riposo in più. Penso che almeno avrò modo di sbrigare quel po' di cose che mi preme fare. Penso che almeno avrò il tempo per pensare.E non sono proprio sicura che la seconda delle possibilità sia un bene, ma non credo di avere via di fuga dalla mia testa. Se almeno nevicasse anche lì, avrei un giorno di riposo anche dai miei strizzamenti di cervello. Ma lì dentro non credo proprio che stia nevicando. C'è un po' di nebbia, tuttalpiù, ma nulla che possa permettere di dichiarare lo stato di calamità naturale. Così continuo a macinare. Una sorta di ruminamento continuo. Ma c'è sempre stato. C'è adesso. E ci sarà, nei secoli dei secoli, amen.
E tuttavia non è così fastidioso, almeno non oggi. Nostalgico, forse, ma non fastidioso. E ci sarebbe ancora tanto da dire. O tanto da non dire? Io scelgo la seconda. E vado. A fare. Qualcosa.




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posted by buИCiA at 08:24 | Permalink |


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