Credo che nemmeno la gelosia serva a molto. E credo che non serva in generale. Nell'amore, come nell'amicizia, come negli affetti, tutti. Fa solo arrovellare il fegato un po' di più. Un pochino di più.
Credo che i cambiamenti avvengano quando non sono richiesti e credo che continui a non succedere nulla quando in realtà si vorrebbe una rivoluzione.
Credo che ogni tanto faccia bene smettere di insistere. Credo che le suppliche siano indecenti. Credo che non ci si debba aspettare niente, per evitare delusioni.
Credo che, per quanto possibile, occorra razionalizzare. Ma anche no. Credo a volte non ci siano spiegazioni plausibili. E che non sia proprio il caso di andarle a cercare.
Credo che la perfezione, per fortuna, non esista. E che coloro che mirano ad essa sbagliano ad imporla come meta. Non tanto per le false aspettative create nei propri riguardi, quanto per l'altrui abitudine che si va ad alimentare.
Credo di non poter affermare con assoluta certezza di credere in Dio. E credo di non poter affermare con assoluta certezza di non crederci. Credo di avere un po' di speranza, però. Questo sì.
Credo di credere in tante cose. E credo che alcune di esse ne annullino altre in cui credo di credere. Credo che tutto questo non abbia molta importanza.
Credo di aver scritto delle cose che sembrano altro da quello che vogliono essere. Credo nella libertà d'interpretazione.
Credo nei buoni auspici indotti dalla buonanotte. Ed è per questo che credo che non andrò a dormire, senza aver trovato almeno una canzone, una buona canzone, che me li infonda. Credo che ognuno dovrebbe avere la sua buonanotte.
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ci sono strategie per cui l'amore non riconosce più neppure se stesso. sa solo di amare. tutto il resto, appare come una valanga di errori.