i miei pensieri, nell'etere
mercoledì 26 novembre 2008
Thoughts jam
Sole e vento scossi freddamente. Scie di pensieri e di silenzi. Sono sempre silenzi e mai voce. Le valigie dentro lo sgabuzzino dormono da tempo; dormono per la maggior parte del loro tempo. E del mio. Mentre la speme è quella di andare. Partire. Immaginano, e immagino, viaggi in treno senza mete precise. Gli orologi e la pecunia limitano la maggior parte delle volontà umane. Ed io non ho risorse, perché l'impegno immesso non è abbastanza. Commiserazione cercata. Commiserazione voluta, forse. In quanto sicura. Sgradevole, ma certa. Da lì non si scappa. Lì si rimane. E' l'unica soluzione, oltre a quella dell'insoddisfazione.
Leggo e scrivo, ma non abbastanza, non quanto vorrei, non quello che vorrei; quasi mai. Incontri casuali, e non troppo, allietano brevi momenti; come gli sguardi scambiati tra sconosciuti guidatori nelle gare del traffico serale. Ingranaggi automobilistici che portano altrove, ma mai abbastanza lontano.
Si va da qualche parte. O almeno ci si prova. In realtà, viaggiamo inconsapevolmente all'interno di una trappola. La realtà è una trappola. Si va. Ma poi si torna. Più o meno felicemente. Qua.

Vorrei avere più tempo. Il tempo è una questione irrisolvibile.

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posted by buИCiA at 10:21 | Permalink |


6 Comments:


  • At 27 novembre 2008 alle ore 15:01, Blogger fRa_gAv

    La foto è molto bella.
    Il testo, pure.

     
  • At 27 novembre 2008 alle ore 15:11, Blogger Wildrunner

    "...così partiamo partiamo che il tempo potrebbe cambiare, e questa pioggia paradossalmente, potrebbe smettere di venir giù, e non avremmo più scuse allora per non uscire, ma che bel sole ma che bel caldo ma che bel blu..." (De Gregori).
    Appunto, partiamo, raccogliamo valigie dormienti e zaini afflosciati sul pavimento e partiamo, lasciandoci dietro la volontà di non tornare...

     
  • At 27 novembre 2008 alle ore 17:22, Blogger Onigirigirl

    In questo momento partire per me vorrebbe dire scappare. Vorrei, ma non scappo. Anzi. Mi ritorvo ad affrontare le cose con un coraggio ed una forza che, tra parnetesi, non mi appartengono affatto. Domani però, anche se per poco, parto. Vado ad afforntare le mie paure e le mie timidezze, a difendere silenziosamente le mie ragioni. Delle volte non serve parlare, basta esserci. Scusa lo sproloquio. in realtà mi faccio coraggio. un bacio. :)

     
  • At 27 novembre 2008 alle ore 23:34, Blogger Luca Bleek Sartirano

    A volte, solo a volte, il tempo si ferma... e magicamente non è più un problema...

     
  • At 28 novembre 2008 alle ore 01:52, Anonymous Anonimo

    "Leggo e scrivo, ma non abbastanza, non quanto vorrei, non quello che vorrei; quasi mai", se riconosci quello che non vuoi, lo fai rispetto a quello che vuoi. Si tratta, a volte, di guardare il rovescio della medaglia?

     
  • At 29 novembre 2008 alle ore 14:49, Blogger marian.

    "Il tempo è una questione irrisolvibile."

    bellissimo pensiero! è lo spirito a non accettare il tempo. l'inquietudine è una gran rottura a volte. altre volte invece, è il nostro privilegio. partire, restare, tornare è in questo movimento che sta il senso.