Aveva passato il pomeriggio - o il mattino, quella ragazza non se lo ricorda bene, adesso - a navigare in rete saltellando di blog in blog e cercando di capire come funzionasse quel curioso strumento internautico. Solo quattro lettere per indicare un intero mondo. Per indicare interi mondi di qualcuno. Per indicare interi mondi di infiniti qualcuno. Un posto dove, perché no?, nascondersi al mondo. O un posto dove rendersi il più possibile visibili ad esso. Un posto. Un post. Tanti post(i).
E così quella ragazza se ne stava lì, un po' indecisa e titubante sul da farsi. Aveva seguito le procedure per creare quei quattro margini virtuali dove avrebbe potuto scrivere. Che cosa strana, pensò, scrivere con la possibilità di essere letti da qualcuno altro da se stessi. Sembrava così strano... Arrivò al punto in cui si doveva indicare il nome da dare, ai quei quattro margini. Non è sempre facile, dare un nome alle cose. Dal momento che si nomina, significa che quel qualcosa esiste. Le cose cambiano, quando si sa con quale nome poterle chiamare.
Che nome dare, dunque, a quella... cosa? Boh? Bhu?! Bu... ncia. Buncia! Buncia buncia catabum buncia buncia catabum buncia buncia catabum buncia buuum... Probabilmente i pensieri hanno questo suono qui.
E così eccola lì, a scrivere timidamente le prime righe. Non ci avrebbe creduto nemmeno lei, che quei quattro margini sarebbero durati così tanto. Non ci avrebbe creduto. Che ci si sarebbe affezionata così tanto... Non avrebbe mai pensato di potersi sentire così a suo agio, all'interno di quattro lettere; all'interno di un blog. Il suo.
E' il 20 dicembre del 2008. E così eccola qui, quella ragazza. A festeggiare il suo primo compleblog. Un po' meno timida di 247 post fa. Sempre più a suo agio, almeno qui dentro. Almeno qui, quella ragazza si può sentire come a casa. Questa è casa sua. Questo è il suo blog.
Questa è casa mia.
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auguri mia cara simo...un bel traguardo....buon compleanno
:)