i miei pensieri, nell'etere
giovedì 18 giugno 2009
Alla ricerca del gusto
E' da un secolo che non scrivo, eppure non è da un secolo che non penso.
Ho pensato proprio un attimo fa, ho pensato anche adesso, e penserò anche fra un attimo, se solo ci penso.
Che cos'è che è andato perso? Perché qualcosa, forse, lo è andato. O forse non c'era nulla da perdere. Il che, sempre forse, è peggio. Perché significherebbe che il mondo nella mia testa è disincantato. E allora quello che sento cos'è? Cos'è quest'ululato?!
Ah, magari è solo il pensiero di prima. Magari ulula alla luna, che a parlar col cielo... cosa volevo dire?!
Ecco, quello che pensavo adesso non l'ho già più in mente. Scordato. Scappato.
Nè troppa allegria, nè troppa tristezza. Semplicemente questo limbo.
E dire che il purgatorio io non l'ho mai gradito. Le vie di mezzo spesso sono insipide.
Ci si lamenta sempre del troppo dolce o del troppo amaro, ma in realtà sono i gusti indefiniti ad essere i meno graditi. Non si sa dar loro un nome, e di certo non sarò io a farlo.
A quest'ora della notte vado d'accordo solo con la rima. E adesso che ci penso - diamine! - perché mai non c'ho pensato prima?!

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posted by buИCiA at 01:07 | Permalink |


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