i miei pensieri, nell'etere
venerdì 22 maggio 2009
Lo so che il mio amore è una patologia
Mi piace l'odore della tua pelle. E mi piace l'odore della tua pelle quando hai preso quel po' di abbronzatura che te la rende colorita; non scura, ma più dorata. Mi piace il sapore della tua pelle. E mi piace il sapore della tua pelle quando arriva quella certa ora, nella giornata, che rende più imperfetti di quanto sicuramente lo si era alla mattina presto, prima di passare in mezzo al traffico, alle telefonate di lavoro, ai pranzi veloci siano essi fatti a casa o in ufficio, alle decine di pagine viste al computer, alla spesa dell'ultima ora, alla vita. Mi piace che il tuo odore e il tuo sapore si mischino. E mi piace che il tuo odore e il tuo sapore si mischino su di me.
Mi piacciono le tue braccia. Mi piacciono le tue mani, quando passano sopra le cose per togliere quel po' di polvere che le avvolge. Mi piacciono le tue guance. E mi piacciono quando si strofinano contro le mie.
Mi piace il tuo naso. Mi piace la tua bocca. Mi piacciono i tuoi denti. E mi piacciono quando si aprono per pizzicare me.
Mi piace la tua voce. Mi piace quando è vicina a me. Mi piace quando ridi. E mi piace quando ridi con me.
Mi piacciono le tue camicie. E mi piacciono le tue maglie. Non mi piacciono sempre le tue scarpe. Ma mi piace quando le fai muovere per arrivare a me.
Mi piace il tuo collo. E mi piace quando hai la barba incolta. Non mi piace quando la tua barba mi punge. Ma mi piace che il segno rosso che mi rimane dopo sia indice del fatto che sei stato su di me.
Mi piace ascoltare le canzoni insieme a te. Non mi piace che ogni tanto abbassi il volume, e chissà poi perché. Ma mi piace che qualsiasi musica presente, con più o meno watt, lo sia mentre siamo presenti anche io e te.
Mi piace quando mi cerchi. E mi piace sapere che quando non ci sono ti manco. Non mi piace sempre che tu manchi a me. Ma mi piace l'assenza, perché poi la posso riempire con te.

E poi Mister U si rigirò nel letto, spostandosi lievemente dalle braccia di Miss I. Non si svegliò, ma il suo movimento bastò a interrompere la di lei pensierosità. Miss I allungò giusto un braccio per arrivare all'interruttore della lampada sul comodino, e fece buio. Su tutto.



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posted by buИCiA at 19:21 | Permalink |


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