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At 14 gennaio 2009 alle ore 16:27, Roberto
Io adoro guidare di notte, in particolar modo d'inverno meglio se in periodi come questo con la neve che ancora uniforma cromaticamente il paesaggio. Sabato rientrando a casa verso l'una di notte c'era una splendida luna piena la cui luce riflessa dalla neve illuminava i tetti delle case e i campi che affiancavano la strada. Era uno spettacolo e in quei momenti l'ultima cosa a cui penso è di andare veloce ;)
At 16 gennaio 2009 alle ore 01:56, buИCiA
@franco: un'altra notte, ancora. un'altra, come quelle.
@cinzia: benvenuta tra queste righe.
@onigiri: e la mente. il freddo infragilisce anche quella.
@bleek: mai chiedere. l'interpretazione è libera. sempre.
@roberto: le idee moderano la velocità. sono sempre loro a decidere.
@marco: scalato sulla prima. si può mettere anche la zero?! e andare indietro?!? nel tempo?!?!
come!??!?!
@misia: [Sì. MAGARI Sì]
@marian: oh, ce ne sarebbero di cose in più dA volere.
ce ne sarebbero state. eccome.
At 9 febbraio 2009 alle ore 13:21, Fabrizio Zanelli
...E poi dicono di quella furbastra di Alda Merini. Non basta affibbiare una stelletta gialla. La leggo e la rileggo da un quarto d'ora e mi par di cogliere, almeno a mio avviso, tutto il concetto di sospensione ovvero astrazione dalla realtà. Quel volere almeno per un momento (lungo indefinitamente) lo spazio e il tempo per sé. Pensare. Non sempre fare e non seguendo un cammino che risponde alla logica degli altrri.
(come sai è da un po' che son tornato ma solo da stamane ho ripreso a leggere i feed dai blog. Come te... Ho miei tempi. Su flickr, solo su flickr, dovrei rispondere a 16 email... Attenderanno ancora un poco. Se no pazienza)
Ah, quante notti passate a vagare in auto, a Genova, ascoltando cassette di Tom Waits, Gun Club, o i Cocteau Twins! Era il secolo scorso.