i miei pensieri, nell'etere
domenica 27 luglio 2008
La "donna" della domenica
Tutte le domeniche dovrebbero essere così. Con un amico che non si limita a porgerti il suo fazzoletto in stoffa quando tu hai finito quelli in carta e il tuo naso ne ha bisogno, ma che te lo regala, proprio. Perché una qualche credenza popolare dice di non accettare che il proprio fazzoletto venga restituito (una volta lavato) dalla persona cui lo si era prestato. Forse perché porta male, non so. Fatto sta che tutte le domeniche dovrebbero essere così, con un amico cui non interessa di privarsi del proprio fazzoletto in stoffa, perché tu ne hai bisogno.
Tutte le domeniche dovrebbero giungere al tramonto trovando un amico che ti fa il favore di venirti a prendere in stazione e di portarti a casa, quando tu arrivi con il treno, ma sei sprovvisto del mezzo che ti permetterà di giungere fino allo zerbino del tuo domicilio. Tutte le domeniche sarebbero più piacevoli se quell'amico, oltre a farti il favore di portarti a casa in macchina, si facesse trovare anche sul binario, con in mano una bottiglietta d'acqua fresca perchè "ho pensato che potessi avere sete".
Tutte le domeniche dovrebbero avere Torino, ma non per limitarsi a fornirti uno sfondo gradevole, ma per farti compagnia in ogni momento della giornata, come se fosse una persona in carne ed ossa, come se fosse un'amica. O, meglio, come se fosse un'amante. Che sta lì, in silenzio, e fa parlare te, ma permette che tu la viva, che tu la respiri, che tu la tocchi, che tu goda delle sue forme.
Tutte le domeniche dovrebbero essere esattamente così.


Ed oggi Torino è stata sole. E' stata la gente nel centro e altrove. E' stata camminare. E' stata sudore. E' stata vedere la città dall'alto per la prima volta. E' stata il gioire come un bambino per questo. E' stata l'assenza della presenza umana delle partenze estive. E' stata l'atmosfera sublime del silenzio in Piazza Maria teresa. E' stata sentirsi dire: "Ormai tu appartieni a Torino". Davvero? Davvero appartengo a Torino come da lungo lei appartiene a me?! Sì, voglio credere di si.
Torino, oggi, è stata mia.

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posted by buИCiA at 23:45 | Permalink |


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