Etichette: Giancarlo murazzi, pensieri e sensazioni, San Giovanni, Torino
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At 26 giugno 2008 alle ore 11:27, antonio lillo
se non sbaglio a te piace culicchia, che ha dedicato un intero libro a torino... ricordo che a me lo prestò una ragazza francese che ne era rimasta particolarmente affascinata e doveva per forza farlo leggere a tutti... devo dire che io preferisco la tua torino alla sua... l'amore è lo stesso, e anche la simpatia, forse in te c'è più poesia... ma anche culicchia non era male... mi ricordo un paragrafo su di una frase scritta su un muro, qualcosa tipo: SE PORTATE I VOSTRI CANI A CAGARE SOTTO LE MIE FINESTRE IO VERRO' A CAGARE DAVANTI ALLE VOSTRE PORTE! (non era proprio così ma il senso è quello)... ciao!
At 26 giugno 2008 alle ore 13:23, buИCiA
In realtà, la Torino che conosco io non è quella di Culicchia (nato e vivente lì), nè quella di qualsiasi altro torinese. Io sono una sorta di turista che sente Torino come se fosse un po' sua, pur non abitandoci e non vivendola come si dovrebbe - nè vorrebbe.
Mi mancano ancora cosi' tante cose da vedere, da respirare e da vivere, di Torino, che a volte mi sento iopportuna a scrivere di lei.
Ma gli innamoramenti sono così: anche se non si conosce alla perfezione la persona di cui ci si innamora, la si ama comunque; irrazionalmente. E allo stesso modo si possono amare le città (LA città), io credo.
Ho letto tutti i libri di Culicchia e "Torino è casa mia" (quello di cui parli tu, Lillo) è stato appunto il primo. Anche io, come la tua amica, ho dovuto diffonderlo il più possibile tra amici e conoscenti. ;)
Ogni tanto vado a rileggerne qualche pezzo. Torino, alla lettera, non è casa mia, ma... chissà? Magari un giorno lo sarà!
At 27 giugno 2008 alle ore 21:13, rootin
Non posso fare a meno di portare Simo a conoscenza del fatto che la mia condizione è pressochè identica alla sua.Suppongo di abitare un pò più lontano(da qualche parte in lombardia-Italia).Ci ho lavorato per circa un anno a Torino e ora mi è dentro come mai nessuna altra cosa e altro luogo al mondo.Non voglio "rubarti" l'esclusività del tuo amore per Torino(mai!!) ma,così...mi è venuto decisamente naturale renderti consapevole che anche a qualche altra persona Torino fa stare bene al solo pensare che c'è.che esista.che è la città che vive, dentro.Ciao. PS un grazie a Fabrizio che mi fa vivere quel che da qui non potri vivere.
At 27 giugno 2008 alle ore 23:25, rootin
sono entrato così,al volo,colpito dall'atmosfera delle tue parole non ho(ancora?)un vero blog.Ho sempre girovagato la rete abbastanza con distacco,curiosando più che interessandomi alle discussioni virtuali.Solo Torino mi avrebbe un giorno fatto varcare la soglia di una di queste discussioni e stasera è successo.Troppo calzanti molte delle tue parole,e così.....sono entrato "dentro Torino"! Ora esco,vado a vedere cosa c'è qua fuori invece,buona serata Simo.
PS Anch'io la sento mia la città,l'unica città che sento mia.Questo è notevolmente immotivato,questa è una cosa che non so spiegare.
Li descrivi così bene quei luoghi e quelle sensazioni che chi li conosce ha l'impressione di toccarli. Grazie.