i miei pensieri, nell'etere
domenica 27 aprile 2008
Trasparente e vulnerabile
Per un attimo oggi ho pensato che la mia città è bella. Ho visto il sole alto sui muri pitturati da anonime bombolette spray vicino alla stazione ed ho pensato che la mia città sia bella, così, in una domenica che ha il sapore dell'estate.

Ho visto le strade strette dei paesi, e i campi arati accanto ai campi coltivati e a quelli gialli di piccoli fiori. Ho visto il cielo sopra piccole colline quiete. Ho visto queste cose con la colonna sonora dei Negramaro e delle risate amiche dall'infanzia; risate che andavano su e giù come quelle stradine. Ho visto queste cose ed ho pensato che la domenica può anche essere bella e lo può essere anche qui. Qui che non è la Torino che adoro; qui che non è niente di particolare; qui che a volte può bastare.

Oggi mi è bastato per un po'. E' bastato il caldo, è bastata l'atmosfera serena del compleanno di un bimbo che anzichè spegnere la candelina - quell'unica candelina - con il fiato, cercava di spegnerla, attratto dal fuoco, con le dita. E' bastato il vento lieve sulla pelle del viso mentre si facevano quasi le otto di sera. E' bastato anche il tramonto mentre, tornando a casa e muovendo pochi passi, l'ho guardato scendere sopra i tetti.
E' bastato, per un po'.
Ed è per questo che uso il passato prossimo anzichè il presente.


(E ora mi perderò in questo sentimento, sperando di poter dire "basta" a breve).

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posted by buИCiA at 20:29 | Permalink |


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