i miei pensieri, nell'etere
lunedì 14 aprile 2008
Ieri notte ho dormito male e stamattina non mi sarei voluta alzare
"Buongiorno chiamo da (...), dovrei lasciare una comunicazione per (...)".Ripeto questa frase almeno venti volte, stamattina. E chi trovo, dall'altra parte, non sempre ha la cortesia di farmi dire tutto quello che devo; non sempre ha voglia di appuntarsi ciò che comunico. Ma ci vorrà poi così tanta fatica a prendere carta e penna e scrivere due informazioni?! Evidentemente, per qualcuno, si... Esprimo la mia massima stima per coloro che lavorano nei call center e che questo lavoro lo ripetono per più ore al giorno, per più giorni alla settimana, per più settimane al mese.


Esco a prendere un caffè, ma è una pausa che dura troppo poco. Fuori, dei muratori martellano su cubetti di porfido, seduti verosimilmente molto scomodi su qualcosa che li rialza a meno di dieci centrimetri da terra. E penso che io, oggi, sarò sovrastata dalla noia, ma loro lo saranno dalla stanchezza fisica. Alla fine, non ho poi così tanto da lamentarmi.Rientro dentro, ma mi concedo ancora cinque minuti all'aria aperta. Mi soffermo a guardare l'azzurro sopra di me, che da azzurro è diventato grigio senza che nemmeno me ne accorgessi. Ma non c'era il sole stamattina?! Dov'è andato a finire?


E poco a poco è cominciata a cadere anche la pioggia. E non se mi sembra più un improvviso temporale estivo, o una triste giornata autunnale. Così anche oggi salterà la corsa. La mia pigrizia ringrazia. La mia voglia di sfogarmi con un po' di movimento, no. Ho come l'impressione che questa sarà un'altra settimana trascorsa ad aspettare il venerdì sera.
E piove, piove, piove ancora...





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posted by buИCiA at 12:16 | Permalink |


4 Comments:


  • At 14 aprile 2008 alle ore 12:50, Blogger Paul

    La cosa che mi è sempre piaciuta dei lavori manuali rispetto a quelli intellettuali (per esempio giardiniere vs programmatore o impiegato) è che va bene che ti sei spaccato la schiena per tutto il giorno, però alla fine vedi il lavoro che hai fatto e sai se è tanto o poco o se è fatto bene o se fa schifo. Invece un impiegato? magari si apre il culo (che finezza...) per otto/dieci ore davanti a dei documenti e cosa ottine alla fine? Una pila di carta che prima stava sulla scrivania a sx e dopo invece era nella pila a dx. O un programmatore? Giorni passati davanti a uno schermo senza riuscire a far compilare il programma...
    Con questo voglio dire che magari i risultati li ottieni anche, però sono molto poco tangibili a occhio. Li apprezzi meno. Decisamente preferisco i lavori manuali.

    (speriamo smetta presto di piovere)

     
  • At 14 aprile 2008 alle ore 14:15, Blogger Roberto

    Uao mi hai ricordato 5 anni della mia vita passati in call centre di varia natura...esperienze da brivido ! Baci solari in questa giornata uggiosa :)

     
  • At 14 aprile 2008 alle ore 14:45, Blogger Ed Kemper

    piove sulla strada...
    Ed

     
  • At 14 aprile 2008 alle ore 15:32, Blogger buИCiA

    @paul: da una parte hai ragione, dall'altra penso che anche chi faccia dei lavori "intellettuali" possa vedere i risultati; solo che sono risultati di diversa natura. e sono anche convinta che il cervello occorra metterlo ovunque. se il giardiniere nn lo usasse rischierebbe di tagliarsi e di potare male le sue piante...

    @roberto: grazie per i baci solariiiii! ;)

    @ed: e piove così tanto che sembra piovere anche dentro...