Guardo il cielo attraverso una tenda arancione. E non riesco bene a capire se fuori ci sia ancora il sole o se il grigio stia prendendo il posto di quello che, fino a poco più di un'ora fa, sembrava poter potenzialmente essere l'inizio di un caldo pomeriggio domenicale.
Le nuvole stanno formando cappelli sopra le teste degli alberi alti, e mi dispiace che sia così. La domenica, per quanto abbia esiti ambigui sul mio umore, mi piace, se è soleggiata. L'evolversi in negativo del meteo non sarà salutare per me; no, nient'affatto.
Dalla parte di questa giornata c'è un paranzetto niente male che è stato preparato amerovelmente da mia mamma, con i pochi e alternativi (se così li si può definire) ingredienti che ultimamente mi posso permettere, e la lettura di un buon libro che fra una settantina di pagine finirà. Per questo non so, finito di scrivere qui, se rimettermi a leggere, rischiando di giungere alla fine di quelle pagine, o se passare ad altro, rimandando quella fine ad un altro giorno. Mi dispiace sempre finire i libri che mi piacciono. Mi viene nostalgia, poi. Per i personaggi di cui ho letto, per quello che è successo loro, per i luoghi - vicini o lontani che siano - di cui si è narrato. Per esempio, il Giappone non mi ha mai affascinato più di tanto; ma ora che i miei occhi ascoltano Tokyo blues penso che un viaggio lì lo farei volentieri (o, almeno, lo faccio con la fantasia).
E così è di nuovo domenica pomeriggio. E basta. Non ci sono tante altre considerazioni da fare.
Stavo solo pensando a quale canzone poter ascoltare. Ma credo che la miglior colonna sonora di questo tempo sia il silenzio.
(Sayonara*)
Etichette: domenica pomeriggio
Una colonna sonora ideale per una giornata grigia è così composta:
- gotta knok a little harder
- rain
- blue
- call me call me
- no reply
- goodnight julia
Le trovi facilmente sotto "cowboy bebop soundtrack", oppure singolarmente su youtube.