i miei pensieri, nell'etere
giovedì 30 ottobre 2008
L'effetto
Ho una cosa seria da fare . Una sola cosa seria e importante. Ma mi prendo un po' di tempo. La tensione accumulata all'altezza delle spalle ed il vento mi chiedono un momento. Un solo momento. Ed io glielo concedo. Chissà se ha un peso, il vento?L'eco di una canzone in blu rimbomba all'interno del mio bagno. Le foglie che si muovono, fuori, con il lucicchio di un sole opaco e lontano creano una melodia silenziosa (al di qua del vetro non la si può sentire!). La immagino. Ma la musica dal vivo ha tutto un altro sapore.Più tempo passo in casa, più non mi viene da uscire; e più mi lamento che non c'è mai da andare. Eppure i luoghi, e le passeggiate, e i tramonti, e gli odori di questa stagione sono tutti nella mia testa. Ed è proprio qui che ora mi trovo in riva ad un fiume, appoggiata ad un muretto, a guardare giù. A guardare piano. A guardare sola o con chiunque altro, ma a guardare. A sorbire con gli occhi l'odore del vento e il freddo delle cose. Il freddo. Chissà se ha un peso, il freddo, oltre quello dei giubbotti che ingobrano la nostra pelle indifesa?
Il freddo, i tramonti d'inverno e il vento. Mi risollevo da questo principio di autunno pensando a loro. E pensando a quando non serve null'altro se non quella particolare sensazione; pensando a quando non serve tanto.
Un solo momento. E' quasi finito. E forse sì, forse il vento ha un peso. Un peso indefinibile e immateriale che si manifesta tramite un mal di testa. L'unico modo che ha per far accorgere della sua presenza.
Oggi mi concentro sul vento. Anche se sono dentro. Il vento. Invisibile. Se non per l'effetto che ha sulle cose. Che strano. Che non lo si possa palpare, né vedere, se non per l'ondeggiare che, dove passa, produce.
Etichette: strange thoughts for strange people, stream of consciousness
posted by buИCiA at 16:17
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"Eppure i luoghi, e le passeggiate, e i tramonti, e gli odori di questa stagione sono tutti nella mia testa", ma se giri lo sguardo, se lo sposti un attimo dalla tua testa, li vedi che sono fuori e che stanno aspettando te, semplici e immensi, e soprattutto nuovi.
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Se non vuoi uscire, non farlo. L'autunno e l'inverno non ci fanno sentire in colpa quando decidiamo di non divertirci affatto. Approfittane.
Il vento chiude a chiave tutte le porte, fuori padroneggia lui..
Capisci la "casa" solo in queste stagioni, il resto dell'anno non è niente.
fine delirio post trauma pomeridiano
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il vento si può toccare...
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Il vento è anche altro, porta echi sommessi, passa e sfiora persone distanti, accomunandole con lo stesso lieve tocco...
Ci ricorda che da qualche parte viene, così come verso qualche meta è diretto...
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the answer my friend is blowin in the wind, the answer is blowin in the wind...
;-)
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the answer my friend is blowin in the wind, the answer is blowin in the wind...
;-)
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chiuderci in casa e chiuderci in noi stessi, quanto sono collegati? e perchè queste necessità si sentono di più in autunno, quando arrivano i primi freddi?
sarà, come dice qualcuno, la pressione bassa nell'anima?:)
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@per te: i miei luoghi, le mie passeggiate, e i tramonti, e gli odori... sono tutte cose avvertite con un po' di nostalgia. e con la voglia di ritrovarle.
chissà, magari li ritrovo, se non sto lì ad aspettarli...
:)
@niente: sono spesso combattuta, ultimamente, sull'uscire/non uscire. e non sempre riesco ad approfittare di quello che, alla fine, decido di fare. devo imparare ad ottimizzare il mio tempo.
(ho apprezzato molto il delirio post trauma pomeridiano ;)
@onigiri: o forse è lui che tocca noi.
@bleek: mi piace pensare che il ventocon il suo tocco, avvicini persone altrimenti distanti.
è una visione molto romantica.
sì, mi piace.
@lillo: dovrei mettermi lì ad ascoltare, e ascoltare ancora, nella speranza di cogliere la risposta... ;)
@robbby: la pressione bassa nell'anima... o il metereopatismo. io sicuramente abbraccio la seconda ipotesi...
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Il vento muove le cose che da sole non si animerebbero, rende le passeggiate sotto gli alberi davvero piacevoli, crea quei misteriosi mulinelli che fin da piccolo mi incuriosivano. Uno dei personaggi del mio libro d'infanzia preferito "Il segreto del bosco vecchio" era proprio il vento, il vento Matteo..
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non avevo mai pensato che fosse possibile dargli un nome...
:)
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...il vento, che meraviglia...seduto sulla sabbia davanti all´oceano, a respirarne gli spruzzi e gli odori, gli umori ed i sapori, del vento, dell´oceano...la stessa aria lasciava l´ultima terra 6000 km piu´ ad ovest, in un posto chiamato America...per venire a colpire me, proprio me, la mia pelle, della mia faccia...Amo l´autunno, amo l´inverno, in realta´ amo ogni stagione perche´ e´ diversa dalla precedente, e delle cose sempre uguali, anche del sapore del miele, prima o poi ci si stanca...
Stasera, in casa, dietro i rassicuranti doppi vetri della grande finestra sulla terrazza, guardo cadere la prima neve, e ringrazio l´Entita che un altro ciclo stia cominciando...
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oh, la neve!!! e quel colore strano di cui diviene il cielo alla caduta dei fiocchi...
hai un'immensa fortuna nel vedere la neve...
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Ok, sono un incorreggibile romantico, ma vediamo di non farlo sapere troppo in giro...
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scusa simo se ho calcellato il tuo commento dal mio blog, ma a vedere quel video alla luce del giorno mi faceva un pò orrore. mi farò perdonare. in effetti mi aspetto molto da questo dolce novembre. bisognerebbe sempre aspattersi molto da qualcosa che sta per iniziare. buona giornata.
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Il vento, l'autunno, la pioggia... Perchè mai restare a casa?!
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tranquilla, onigiri. il mio non era poi chissà quale commento... ed ognuno dovrebbe essere libero di cancellare i propri post, così come dovrebbe essere libero di scriverli.
matthew, ho appena assaporato un po' di quella pioggerellina lieve che solitamente non sopporto. oggi, invece cade senza rumore. e senza dare fastidio.
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Dalla mia finestra si vedono i colori dell'autunno. Bellissimo.
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Il vento porta il profumo delle ragazze, l'odore della terra, il rumore delle fronde. Il vento rende la luce delle stelle un baluginio indefinito nella volta celeste sotto la quale un uomo e una donna si prendono per mano
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Anche la pioggia fitta e rumorosa non è male, rende piacevole la lettura... Se si sta a casa, ovviamente!
"Eppure i luoghi, e le passeggiate, e i tramonti, e gli odori di questa stagione sono tutti nella mia testa", ma se giri lo sguardo, se lo sposti un attimo dalla tua testa, li vedi che sono fuori e che stanno aspettando te, semplici e immensi, e soprattutto nuovi.