E così sei arrivato, settembre.
E all'inizio non ti sei fatto sentire, con il caldo e il ricordo dell'estate ancora fresco negli occhi. E poi, forse, hai sentito l'esigenza di farti sentire di più. E così hai dato spazio alle gocce d'acqua, e all'aria più blu sul volto. Più blu. Come le nuvole grigie di ieri, che non erano totalmente grigie, ma portavano con sè un po' di blu e un po' di quasi nero. Quasi.
Ed era - è - un grigio particolare, steso sopra gli edifici, e gli angoli alti della città. Ed era - lo è ancora? - un grigio niente male. Perchè non sempre l'azzurro è il colore più adatto per costituire la cornice delle cose del mondo.
E così sei arrivato, settembre. Ma non avere fretta di andare via. Rimani qui ancora un po', a sublimarci con la tua compagnia.
Rimani qui. Ancora un po'.
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Ti leggo, in silenzio ma ti leggo...