i miei pensieri, nell'etere
martedì 26 febbraio 2008
E' una citazione*
Non mi piace Scamarcio. Non ho mai letto Tre metri sopra il cielo, e giunta a questo punto credo che mai lo leggerò. Continuo a pensarci e credo che, per quanto trovi il Riccardo della situazione belloccio, dal punto di vista recitativo non mi sembra chissà poi chè... Eppure stasera mi trovo qui, davanti alla tivu, a guardare il film tratto dal libro di Moccia.


Mi era già capitato di vederlo, spinta dalla curiosità, ma non l'ho mai visto per intero (un po' come Full Metal Jacket, che invece ho sempre desiderato guardare fino alla fine, ma non ho mai potuto farlo, dato che, per qualche strana ragione, arrivo sempre alla scena in cui Palla di lardo si spara un colpo di fucile in bocca, e poi non riesco ad andare oltre... Forse è perchè lo trasmettono sempre troppo tardi e dopo un po' crollo dal sonno?!).


Così sono qui a vedere narrare cinematograficamente l'amore adolescenziale, e il modo in cui una ragazza dice timidamente al proprio ragazzo di non aver mai fatto l'amore prima... Scena che, peraltro, viene interrotta dalla pubblicità...
Aggrotto le sopracciglia pensando che sia un film banale e un tantino scontato. Ma mi contraddico, dovendo ammettere che.


Che lei è davvero magra e fa invidia.
Che lui è moro con gli occhi chiari, e ha l'aria del bello e dannato. E sfreccia via in mezzo al vento con lei che lo abbraccia. E chi non lo vorrebbe un tipo così?!
Che, nel complesso, tutti quei ragazzetti frequentano più rave party di quanti ne frequenterò mai io in vita mia.
Che probabilmente perderei le mie giornate a sospirare, se avessi un ragazzo per cui perdere la testa, che venisse a prendermi in moto e mi portasse in riva al mare...
Che ormai ho ventiquattro anni, se potessi tornerei ad essere una liceale, perchè penso di soffrire di una similsindrome di Peter Pan, e che, dopo questi ragionamenti, capisco in pieno perchè questo film ha avuto così tanto successo.
Che è un peccato che, poi, il film finisca male (e non ho mai visto il seguito, quindi ignoro come nuovamente sia finito), ma l'amore, a diciassette anni, o sedici, o quindici, finisce spesso così; finisce. E quindi il film, in questo, è realistico.


Riassumendo, il succo della faccenda è che il film non mi piace. Ma anche si. Quindi, lo ribadisco: contraddico me stessa. E allora?! Io sono vasta... contengo moltitudini...*




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posted by buИCiA at 23:42 | Permalink |


3 Comments:


  • At 27 febbraio 2008 alle ore 10:11, Blogger Onigirigirl

    non ho visto il film. ma ho letto il libro in una giornata d'estate. non mi è piaciuto. i "figaccioni" della mia letteratura adolescenziale sono stati alex d. e guido laremi, certe volte il giovane holden. uno che si chiama step (come lo strumento di tortura cui mi sfinisco tutte le sere per farmi retsare le chiappe sode!) non può vincere la sfida, anche se sulla copertina ha la foto di riccardo scamarcio. [che, bonta sua, lo prenderei a sberle tanto è odioso. ma si sà che dalle botte ad altro il passo è breve ;)]

     
  • At 27 febbraio 2008 alle ore 10:15, Blogger Onigirigirl

    ps. hai visto è ci sono due simo?? :)

     
  • At 27 febbraio 2008 alle ore 12:10, Blogger burro

    Il film tratto dal libro di Moccia mi ha fatto una triste impressione.
    Non mi piace Moccia, le sue idee democristiane, ma lo ringrazio per aver fatto entrare nelle stanze di ragazzine alla Maria De Filippi almeno un paio di libri che non fossero scolastici.
    Il bello e dannato del film in realtà non esiste, chi ama quel genere di cose (corse clandestine etc) di solito è lo stereotipo del tamarro dal QI inesistente.
    Che poi sia diventato un luogo comune "lucchettare" i ponti, scrivere sui muri "3 metri sopra il cielo" e i suoi derivati, fare gare in moto, mostrare ragazzine che si fanno Mister Nessuno (scusate ma se non cito Santa Maradona non sono contento) nei cessi di una discoteca, è un po' preoccupante, soprattutto perchè la fantasia dei 13enni sta svanendo e non rimane che emulare Step&Co per non sentirsi sfigati..