Etichette: Cranaby Street, Craven Road n° 7, Dylan Dog, Harrods, Inghilterra, libri, Londra, negozio, vinili
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At 27 gennaio 2008 alle ore 11:59, Onigirigirl
L'inghilterra è stata il simbolo della mia emancipazione adolescenziale. Capelli rosa, Doc Martens, musica e chilometri di pagine scritte. Un numero imprecisato di estati passate ad imparare l'inglese, o forse era solo una scusa per essere quello che sognavo essere. Non so. Per me l'inghilterra è stata questo. Oltre lo scenario meravglioso di centinaia di libri che riempiono la mia libreria e la mia cantina. Forse la fatica impioegata a ridare ai miei caelli un tono di colore decente mi fa preferire l'irlanda, anche se manca ancora la scozia all'appello prima di poter stilare una classifica definitiva. Ti terrò aggiornata ;)
At 27 gennaio 2008 alle ore 12:37, buИCiA
Dell'Inghilterra adoro gli enormi parchi verdi, quelle nuvole che sembrano appena spruzzate da un contenitore per panna spray, Marx&Spencer, le case a Notthing Hill, Peter Pan, un vecchio messaggio in cui mi si dice "Ti rendi conto che domani ci svegliamo a Londra?!", Help! I need somebody, Help!... e tanto altro ancora.
Mi piacerebbe ritornarci e passare un po' di tempo lì; un'estate, magari. Mi piacerebbe vedere la Scozia, l'Irlanda e il Galles.
Forse, un giorno...
P.s.: le Clarks... Dylan Dog porta solo quelle.
At 27 gennaio 2008 alle ore 12:49,
sai che questa mattina mi sono svegliata con quest'idea... è un mio desiderio da sempre, avere un posto tutto mio, con tanti libri da condividere, oggetti da far guardare, be', anche da far acquistare. mi piacerebbe ospitare giovani artisti, scrittori nascosti da far conoscere, ma anche nomi conosciuti che possano raccontare la loro storia di persone comuni, con in più il coraggio di averci creduto. e poi mi piacerebbe vedere tanti bambini, incuriositi da copertine colorate, sentirli consigliarsi fra loro una lettura irrinunciabile. un angolo tutto per loro, con giochi, cartoni, grandi cuscini...si può fare molto di più, ma mi sembra un buon inizio! che ne pensi?
At 28 gennaio 2008 alle ore 13:02, burro
Bello il tuo negozio, mi piacciono i posti poco affollati, ci vorrebbe proprio una finestra da cui guardare l'umanità in transito, qualche cioccolatino sul tavolo e canzoni nell'aria che ti facciano sentire a casa, ovunque tu sia, magari una chitarra appoggiata al muro, chiunque puo prenderla e accarezzarne per un po' le corde.
E non perderei tempo, finito il lavoro mi immergerei in quell'ambiente per qualche oretta per poi tornare nella tana tutto contento.. Sarei tuo cliente fisso! :-)
Ps: per vinci, sono ASSOLUTAMENTE d'accordo con te, dalle clarks a Ken Loach (uno dei miei idoli), in più metterei i Pink Floyd..
Culturalmente gli inglesi da sempre, tranne forse un sei sette anni a cavallo fra gli anni 60 e 70, vivono al di sopra delle loro possibilità. Son stati salvati dai Beatles, intendo come fenomeno culturale, altrimenti stavano ancora rimpianggendo l'impero coloniale.
Io dell'Inghilterra salvo tre o quattro cose:
Le clarks
Nick Drake
Jonathan Coe
Ken Loach (anche se è scozzese)