Etichette: blog, concorso, pensieri, scrivere, Univesità di Torino
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At 25 gennaio 2008 alle ore 17:07, Onigirigirl
scriverei sempre. se potessi. è come se la mia testa fosse sempre impegnata a scrivere, mentre cammino, mentre sto in silenzio a guardare fuori dai vetri, mentre il paesaggio scivola fuori lungo i binari del treno, mentre sono al buio e non riesco a dormire.
troppo spesso mi sono sentita dire che quel che scrivo è deprimente. cosa importa. in fondo io scrivo per me. scrivo perchè ne ho bisogno. scrivo perchè mi fa star bene.
apri 100 blog o chiudili tutti. scrivi sul retro dei biglietti del treno o sui margini dei libri. cosa importa. è la stessa cosa.
scrivi per te.
la banalità è quando ci si sfroza di scrivere per essere letti, quando si scrive perchè ci si senta costretti...
At 25 gennaio 2008 alle ore 19:26, burro
Ciao Simo, le critiche trovano il loro tempo, penso che le cose che scrivi dimostrino in pieno la tua intelligenza e la tua capacità, penso che il blog sia anche un modo di riassumere i proprio pensieri, anche se pubblico, è pur sempre un proprio diario, non bisogna aver paura del pensiero altrui, non sempre si può e si è "originali" e pieni di fantasia, quindi non basarti solo sulle critiche, a volte la bellezza sta anche nei dettagli minimali che le persone trovano "inutili"!! Sinceramente ho sempre letto il tuo blog con attenzione e non condivido le critiche, scrivi quel che vuoi scrivere ed è bello così!!
E se poi raddoppi ti dedicherò il doppio del tempo! ;-)
At 26 gennaio 2008 alle ore 00:09, Roberto
MAI E POI MAI LASCIARE! La vita è unica e preziosa e poi per quel poco che può valere il mio giudizio tu scrivi molto bene ed è piacevole leggerti, poi è chiaro non si può piacere a tutti ma penso che scrivere nasca da un'esigenza ben più profonda di quella di cercare l'approvazione altrui Quindi scrivi più che puoi! :)
At 28 gennaio 2008 alle ore 19:34,
ti è stato detto che quello che hai scritto ha soltanto scalfito la superficie? ma quale superficie? di chi? è per questa persona che scrivi, o lo fai per te, e per tirare fuori le cose che hai dentro? se scrivi quello che hai dentro, e quello che scrivi è superficiale, per la proprietà transitiva, dovresti essere superficiale anche tu. Credi di esserlo?
Al diavolo la tecnica; se c'è chi gode ad analizzare una torta al microscopio, che si diverta pure... io preferisco ancora mangiarmela.
F
At 26 febbraio 2008 alle ore 14:48,
Ciao Simo,
mi sono imbattuto casualmente nel tuo blog e ho letto con attenzione questo tuo articolo.
Io ho avuto il tuo stesso dilemma, "lascio o raddoppio"?
ho scelto di "raddoppiare" per il semplice fatto che il mio vecchio e poco aggiornato blog era su LiveMSN e dava non pochi problemi.
Un giorno ho letto del concorso di bloggato e ho preso la palla al balzo.
Senza ansia però.
Anche io avrei mille cose da scrivere ogni giorno (se non lavorassi) ma ho preferito selezionare un solo argomento x volta, ben ragionato e spero mai banale.
è dura ma mi piace! perchè i risultati si vedono (in termini di commenti, scambi di opinioni e solidarietà).
Sai qual'è la cosa + bella dell'avere un blog (ovunque sia)? scrivere x soddisfare la nostra voglia di scrivere e vedere che provochiamo emozioni in altri che non ci hanno mai conosciuto di persona.
se qualcuno si sforza di commentarci (in positivo o negativo) è perchè abbiamo trasmesso qualcosa.
Poi può non piacere, ma almeno siamo sicuri di non avere idee sterili.
Buona giornata Simo :-)
CiaoOo
Demetrio
Ti basti il commento che un Anonimo (purtroppo) ha oggi salutato il post precedente a questo tratteggiando una sceneggiatura non meno poetica del tuo dire. Ti basti.
Ti basti per venir spronata a continuare, ad aprire il secondo e, se avverti che studio e tmpo libero non avranno a soffrirne, aprine un terzo ma scrivi, scrivi, scrivi. E' quasi un ordine.