i miei pensieri, nell'etere
venerdì 25 gennaio 2008
Lascio o raddoppio?
Leggo - anzi, rileggo - sul sito dell'Università di Torino che è stato indetto un concorso con premi in denaro per la creazione di blog, presso BloggaTo Village, la sezione del portale che è dedicata ai blog degli studenti.
I blog saranno valutati per :
- originalità, forza comunicativa e pertinenza dei contenuti;
- aggiornamento e ricchezza informativa;
- numero e contenuto dei commenti;
- voti di gradimento degli utenti.
La cosa mi attira... ma sono nuovamente indecisa sul da farsi. Avevo già considerato la possibilità di creare un nuovo blog apposta per questo concorso, e poi l'avevo abbandonata lì dove l'avevo trovata.

Perchè... non è che mi sembra di tradire il mio Buncia Buncia, però... questa è la mia creatura, ed io non la considero solo come un passatempo. Vi dedico dell'impegno; talvolta, sono in giro per strada, e penso "Se adesso avessi un cavo che dal mio cervello potesse trasmettere quello che penso al mio blog...", credo che pubblicherei almeno una decina di post al giorno. E questo potrebbe essere un pro a favore del secondo blog: se ci sono tante idee, potrei sdoppiarle; metterne un po' qui, un po' lì... Ma questo significherebbe dover attuare una selezione dei miei pensieri, dover passare il doppio (almeno) del tempo a scrivere (ma questo non è affatto un dispiacere, anzi) e, soprattutto, non vorrei che l'incentivo economico mi inducesse a curare più l'altro che questo.

E la banalità? Vogliamo parlare della banalità?! Ho paura di caderci dentro, andando a cercare argomenti il più vari possibili, per soddisfare quei criteri che saranno motivo della premiazione da parte della giuria istituita al riguardo. Non vorrei scrivere tanto per. Ieri parlavo con qualcuno di qualcosa che ho scritto, e questo qualcosa è stato giudicato ricco di particolari inutili... superficiale... Mi è dispiaciuto molto.

Che poi io sono la prima a pregare i miei pochi e selezionati lettori di essere sinceri, di riferirmi quello che va e quello che non va in ciò che scrivo; sono la prima a considerare le critiche negative più costruttive di quelle positive... Ma... inutile? Quello che ho scritto sembrava essere inutile??? Io ho pensato a quelle parole, mi ci sono affezionata, e poi ho dato loro forma. E tutto questo, pur essendo stato lavoro mentale e solo in minima parte lavoro manuale, è risultato inutile?
Non pretendo di essere una scrittrice, e non pretendo di essere brava. Ma mi piace scrivere. E' un colpo al cuore sentirmi dire che le mie parole hanno sfiorato solo la superficie.

Fatto sta che adesso sono qui, con un titolo e un testo di presentazione già in testa...

Ma i pavimenti e i piatti aspettano me per essere lavati; pagine di libri aspettano me per essere sfogliate; Gilda (coricata su di me, con la testolina appoggiata al mio braccio destro) mi prolunga un po' la stesura di questo post, ricordandomi che forse vorrebbe andare a dormire in un luogo un po' più comodo; un pallido sole aspetterà (anche) me per intiepidire...

Quasi quasi lascio.



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posted by buИCiA at 14:15 | Permalink |


8 Comments:


  • At 25 gennaio 2008 alle ore 15:41, Blogger Fabrizio Zanelli

    Ti basti il commento che un Anonimo (purtroppo) ha oggi salutato il post precedente a questo tratteggiando una sceneggiatura non meno poetica del tuo dire. Ti basti.

    Ti basti per venir spronata a continuare, ad aprire il secondo e, se avverti che studio e tmpo libero non avranno a soffrirne, aprine un terzo ma scrivi, scrivi, scrivi. E' quasi un ordine.

     
  • At 25 gennaio 2008 alle ore 17:07, Blogger Onigirigirl

    scriverei sempre. se potessi. è come se la mia testa fosse sempre impegnata a scrivere, mentre cammino, mentre sto in silenzio a guardare fuori dai vetri, mentre il paesaggio scivola fuori lungo i binari del treno, mentre sono al buio e non riesco a dormire.
    troppo spesso mi sono sentita dire che quel che scrivo è deprimente. cosa importa. in fondo io scrivo per me. scrivo perchè ne ho bisogno. scrivo perchè mi fa star bene.
    apri 100 blog o chiudili tutti. scrivi sul retro dei biglietti del treno o sui margini dei libri. cosa importa. è la stessa cosa.
    scrivi per te.
    la banalità è quando ci si sfroza di scrivere per essere letti, quando si scrive perchè ci si senta costretti...

     
  • At 25 gennaio 2008 alle ore 19:26, Blogger burro

    Ciao Simo, le critiche trovano il loro tempo, penso che le cose che scrivi dimostrino in pieno la tua intelligenza e la tua capacità, penso che il blog sia anche un modo di riassumere i proprio pensieri, anche se pubblico, è pur sempre un proprio diario, non bisogna aver paura del pensiero altrui, non sempre si può e si è "originali" e pieni di fantasia, quindi non basarti solo sulle critiche, a volte la bellezza sta anche nei dettagli minimali che le persone trovano "inutili"!! Sinceramente ho sempre letto il tuo blog con attenzione e non condivido le critiche, scrivi quel che vuoi scrivere ed è bello così!!
    E se poi raddoppi ti dedicherò il doppio del tempo! ;-)

     
  • At 26 gennaio 2008 alle ore 00:09, Blogger Roberto

    MAI E POI MAI LASCIARE! La vita è unica e preziosa e poi per quel poco che può valere il mio giudizio tu scrivi molto bene ed è piacevole leggerti, poi è chiaro non si può piacere a tutti ma penso che scrivere nasca da un'esigenza ben più profonda di quella di cercare l'approvazione altrui Quindi scrivi più che puoi! :)

     
  • At 26 gennaio 2008 alle ore 10:55, Blogger marco

    hai tempo fino a 1/2 Febbraio per cambiare idea.
    Ci stavo pensando pure io.

     
  • At 26 gennaio 2008 alle ore 12:12, Blogger vinci

    Continua a scrivere...non sempre si può rinunciare al proprio diritto a sbagliare

     
  • At 28 gennaio 2008 alle ore 19:34, Anonymous Anonimo

    ti è stato detto che quello che hai scritto ha soltanto scalfito la superficie? ma quale superficie? di chi? è per questa persona che scrivi, o lo fai per te, e per tirare fuori le cose che hai dentro? se scrivi quello che hai dentro, e quello che scrivi è superficiale, per la proprietà transitiva, dovresti essere superficiale anche tu. Credi di esserlo?
    Al diavolo la tecnica; se c'è chi gode ad analizzare una torta al microscopio, che si diverta pure... io preferisco ancora mangiarmela.
    F

     
  • At 26 febbraio 2008 alle ore 14:48, Anonymous Anonimo

    Ciao Simo,
    mi sono imbattuto casualmente nel tuo blog e ho letto con attenzione questo tuo articolo.
    Io ho avuto il tuo stesso dilemma, "lascio o raddoppio"?
    ho scelto di "raddoppiare" per il semplice fatto che il mio vecchio e poco aggiornato blog era su LiveMSN e dava non pochi problemi.
    Un giorno ho letto del concorso di bloggato e ho preso la palla al balzo.
    Senza ansia però.
    Anche io avrei mille cose da scrivere ogni giorno (se non lavorassi) ma ho preferito selezionare un solo argomento x volta, ben ragionato e spero mai banale.
    è dura ma mi piace! perchè i risultati si vedono (in termini di commenti, scambi di opinioni e solidarietà).

    Sai qual'è la cosa + bella dell'avere un blog (ovunque sia)? scrivere x soddisfare la nostra voglia di scrivere e vedere che provochiamo emozioni in altri che non ci hanno mai conosciuto di persona.

    se qualcuno si sforza di commentarci (in positivo o negativo) è perchè abbiamo trasmesso qualcosa.
    Poi può non piacere, ma almeno siamo sicuri di non avere idee sterili.

    Buona giornata Simo :-)
    CiaoOo
    Demetrio