i miei pensieri, nell'etere
domenica 10 febbraio 2008
Fra oggi e domani
Mi addentro nei meandri di questa notte con gli occhi quasi chiusi. Il giorno nuovo è entrato da appena una manciata di minuti, ma il sonno comincia già a pesare. Sarà che Gilda stamattina è saltata sul letto tutta felice che non erano forse nemmeno le 9... E' che lei non ci pensa, al fatto che sia sabato, o domenica. Se lei vuole giocare, non si fa problemi a saltarti addosso, anche se tu sei steso a dormire... Ma come ci si può arrabbiare quando la sveglia ha il suo faccino?!


E' che non potevo mettermi a letto senza prima aver scritto qualcosa.


E allora scrivo di Vale, e della pizza che ho mangiato a casa sua. Pizza fatta rigorosamente in casa. Al suono di discorsi in italo/siciliano che non sempre ho la facoltà di capire... e questo è senza dubbio fonte di molte delle nostre risate!

A casa di Vale mi sento un po' come a casa mia. E non dipende da un fattore di ricordi d'infanzia legato a quelle quattro mura, perchè la casa dove sta ora non è quella dove stava con la sua famiglia quando ci siamo conosciute, e non è nemmeno quella dove vive abitualmente da qualche anno a questa parte (quella si trova un po' più a sud...). Dipende da un fattore di atmosfera. Di familiarità con le cose e le persone che aleggia nell'aria. Anche dell'odore di dentifricio che usa per lavarsi i denti prima di uscire. Non so perchè, ma l'odore di dentifricio ha un effetto particolare. Nel senso che di solito le persone si incontrano dopo che si sono già lavate e preparate e non mettono in mostra davanti agli occhi degli altri i momenti di questi preparativi. Se si è presenti nel momento in cui una persona si lava i denti, beh, significa che c'è confidenza, con quella persona. Significa che magari puoi parlarle anche mentre tiene la porta del bagno aperta e la puoi sentire rispondere mugugnando mentre mastica lo spazzolino, o mentre la schiuma del dentifricio le cola dalla bocca.
E' stupido, vero?! Si, forse lo è. Ma a me piace l'odore del dentifricio. E tutto ciò che ne deriva quando condividi una buona amicizia con chi si sta lavando i denti.


Questo mi ricorda che i miei denti sono già stati puliti e che ho già messo su il pigiama. Ho anche scritto qualche riga. Quindi - si - mi sa che ora posso andare a dormire.


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sabato 12 gennaio 2008
Nicotina groove
Mi piace l'odore di nicotina che rimane sulle mani.

Cioè, non è che mi piaccia sempre; dipende.

Dipende da quanto fuma la persona che possiede le mani che possiedono l'odore di nicotina. Se quella persona fuma un quantitativo di sigarette esagerato, quello stesso odore può diventare sgradevole. E' come la differenza che passa tra il fumo inspirato ed emesso all'aria aperta, singolarmente, e quello che si era obbligati ad inghiottire quando, un tempo, il fumare nei locali pubblici era ancora concesso. Ecco, quel tipo di odore lì era veramente sgradevole.

Dipende dalle mani. Le mani sono importanti. Sempre.
Sono importanti visivamente (un paio di belle mani, talvolta, riescono ad avere un effetto migliore di un bel viso). E sono importanti olfattivamente. Su alcune mani - non su tutte - la nicotina assume un odore dolciastro. Diviene quasi un sapore. Ed è quello che crea dipendenza. Più della nicotina in sè.

Tutto ha un odore. Tutti hanno un odore. Io lo sostengo sempre.
Cercatevi il vostro odore e poi ci saran fortune e buoni fulmini sulla strada.




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