i miei pensieri, nell'etere
venerdì 20 marzo 2009
Solo una parte infinitesima
Di tutte le persone che potevano fermarsi davanti alle strisce pedonali per permettermi di attraversarle, proprio tu. Proprio tu dovevi essere. E scommetto che quando hai distinto il mio volto hai pensato che di tutte le persone che potevano attraversare le strisce mentre tu giungevi in quella prossimità in auto, proprio io. Proprio io dovevo essere.
Io ho attraversato.
Tu hai ringranato la marcia.
Se tu fossi stato un altro tu di un'altra io, ti saresti fermato per permettermi di attraversare, mi avresti riconosciuto e mi avresti proposto un passaggio. Ma il tu che sei non l'ha fatto e non lo farebbe mai. D'altronde l'io che sono aveva già deciso di tornare a piedi, non ha accettato e non accetterebbe mai.
E allora ho guardato la tua auto andare via e, guradandola, ho alzato il braccio sinistro, che ha accompagnato l'avambraccio sinistro, che ha accompagnato il dito medio sinistro, che si è alzato a rivolgerti un saluto tutto particolare. Ma non mi sono fermata per farlo; ho continuato a camminare. Io non mi fermo [di sicuro non mi fermo per te].



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posted by buИCiA at 20:22 | Permalink |


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