i miei pensieri, nell'etere
martedì 1 luglio 2008
Libri di stagione
Non mi piace piantare in asso un libro dopo averlo cominciato. Per quanto ciò di cui narri, o il modo in cui è scritto, non mi piaccia, tento sempre di arrivare fino alla fine. A volte ci riesco. Altre volte, no. Succede che incominci un'altra lettura più interessante e abbandoni così il libro precedente, riproponendomi, magari, di portarlo a termine in un'altra occasione.
Non è successo molte volte, a dire il vero. Ma l'ultima è capitata di recente. Sono giunta alla metà de Il dolce domani, di Russel Banks, e non l'ho più continuato. E' che la trama tratta un argomento piuttosto triste e, a parer mio, il libro scorre un tantino lento. Così un giorno mi sono fatta ammaliare dal richiamo de I quarantanove racconti di Hemingway ed ho gentilmente detto arrivederci a Il dolce domani.
I racconti di Hemingway mi piacciono. E molto. Eppure il libro non è circondato dall'atmosfera che di solito caratterizza i miei libri estivi. Forse è perchè l'estate scorsa mi sono data ai gialli e ne sono rimasta influenzata, che ora cerco qualcosa di simile da leggere.
L'estate scorsa è stata allietata La donna della domenica e A che punto è la notte, di Fruttero&Lucentini, e da Il commissario di Torino, di Piero Novelli e Riccardo Marcato. Non pretendo che il piacere procurato da tali letture si ripeta (credo che La donna della domenica sia incomparabile), ma almeno tenderei a riprovarci. Mi sono innamorata dello stile di F&L e, in particolar modo, dei libri che hanno ambientato a Torino. Seppur sia ambientato altrove, credo che una delle mie possibili letture estive potrebbe vertere su Enigma in luogo di mare; sempre della ditta, appunto.
Tralasciando i quattro o cinque titoli che ancora giacciono nuovi nuovi tra mensola e libreria e che attendon di essere letti dalla sottoscritta... qualche consiglio per qualche libro da leggere sotto l'ombrellone (ma non solo lì)?


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