i miei pensieri, nell'etere
venerdì 4 gennaio 2008
Staring at the snow
Nevica da ieri sera.


Quando mi sono alzata, stamattina, un po' speravo che avesse smesso; l'idea di andare a lavorare guidando alla lententezza di una lumaca non mi allettava affatto. Tutto sommato il viaggio di andata, mantenuto alla velocità costante dei 30/h, non è andato affatto male.


La giornata in ufficio è trascorsa un po' più lentamente del solito, ma per fortuna il lavoro non è mancato e, tra qualche sbadiglio, sono arrivate anche le 16, 30...


Ora di arrivo a casa: 17, 30.


Un'ora tra:


- togliere la macchina dalla neve (non è un errore, intendevo proprio togliere la macchina dalla neve, e non la neve dalla macchina)


- transitare lungo la strada che intendevo percorrere


- cambiare la strada che intendevo percorrere


- transitare lungo la strada alternativa


- fermarmi a fare benzina (già che nevica che mi sembra di essere in Russia, se rimango pure senza benza..!)


- giungere finalmente a casa


- spolverare ancora un po' il tettuccio della macchina prima di infilarla al caldo in garage


- aprire la porta di casa...


... e finalmente ci sono!


Gilda (my doggy) mi corre incontro tutta contenta. Non ho fatto nemmeno in tempo a togliermi il giubbotto che capisco - o meglio, i suoi occhioni mi fanno capire - che dovrei portarla fuori. E va beh, rituffiamoci sotto la neve!


Prendo l'ombrello, ma è davvero difficile camminare con quello in una mano, il guinzaglio nell'altra e il cappuccio del giubbotto che mi continua a finire sopra gli occhi. Gilda, però, sembra davvero contenta. Non cammina come al solito, e nemmeno saltella per farsi spazio nella neve. Il suo è proprio un correre. Il correre felice dei cani, quello che lei di solito mette in atto quando fuori c'è il sole, e niente più di una passeggiata al sole riesce a farla contenta. Ok. Adesso so che la neve le fa lo stesso effetto.


Dopo pochi minuti fa i suoi bisognini, e in teoria potrei già riportarla indietro... Continua a nevicare forte.


Alzo lo sguardo verso l'alto e noto quella rarefatta luce arancione che si crea in cielo quando nevica. Gilda non sembra essere infastidita dal freddo, così decido che, per tornare a casa, possiamo passare dalla piazzetta, dove lei può correre ancora un po'.


La neve è così intatta e luccicante che non posso fare a meno di correre anch'io! Chiudo anche l'ombrello, che a questo punto non è più un riparo dalla neve, ma un intralcio ad essa, e corro.


Corro come quando ero piccola.


Come quando non vedevo l'ora di infilarmi i moon boot per tuffarmi in mezzo ai campi immacolati (gli stessi che ora sono diventati la base per un'edilizia in progress), e giocare con mia sorrella, tirare qualche palla di neve e provare a fare i pupazzi. Che poi, nei film, come fanno a riuscire così bene?! Io mica ci sono mai riuscita!!


Dopo aver giocato ancora un po' con Gilda, mi sono incamminata verso casa. Ed è stato allora che l'ho fatto. La tentazione è stata più grande di me. Ho scavato un po' nella neve, lì dove non era ancora passato nessuno. Ne ho tirato su una manciata. E l'ho messa in bocca.


Niente ha il sapore della neve.


E' il sapore della fanciullezza.


E' il sapore della freschezza.


E' il sapore della spensieratezza.


Che non fa mai male.


E' sempre bello ritornare bambini.



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posted by buИCiA at 04:30 | Permalink |


4 Comments:


  • At 3 gennaio 2008 alle ore 20:22, Anonymous Anonimo

    Non puoi immaginare quanto ti capisca...adoro la neve sin da quando sono bambino e le sensazioni che hai descritto nel tuo post sono le stesse che provo io ogni volta che nevica...

    Ciao :)

     
  • At 4 gennaio 2008 alle ore 10:45, Blogger vinci

    Io la neve non la vedo quasi mai...e quando nevica qui ti sembra di sentirti fuori posto...

    ...

     
  • At 4 gennaio 2008 alle ore 13:06, Blogger burro

    Mi è sempre piaciuta la neve, anche a me riporta all'infanzia, alle risa, al nascondersi dietro le panchine, alle palle di neve..
    Quanto mi piacerebbe tornare a vederla con quegli occhi; non so ma in questo momento ho proprio addosso la tshirt dei verdena con la scritta "mi son perso nella neve"!

     
  • At 4 gennaio 2008 alle ore 22:36, Blogger vinci

    Hai una scrittura piana rilassante, ha una trama e non è cosa da poco...si fa leggere con piacere